martedì 14 aprile 2020

MAMBRU SE N'E' ANDATO IN GUERRA



Malbrough s'en va-t-en guerre è senz'altro una delle più famose canzoni popolari in lingua francese. E' una lamentazione burlesca sulla presunta morte di Sua Grazia John Churchill, 1° duca di Marlborough (1650-1722): durante la battaglia di Malplaquet (11 settembre 1709), combattuta durante la Guerra di successione spagnola, John Churchill era rimasto gravemente ferito, ma non era morto.

La canzone popolare francese, nata sulla falsa notizia della morte di John Churchill, può avere avuto senz'altro un'origine anteriore di un secolo e mezzo. Una canzone soldatesca sulla morte del Duca di Guisa (assassinato nel 1563), Le convoi du Duc de Guise, mostra notevoli analogie strutturali con il testo posteriore settecentesco. Per anni e anni fu conosciuta solo nella tradizione orale; la sua "irresistibile ascesa" iniziò nel 1781, quando Beaumarchais la inserì come "canzone del paggio" nella sua commedia Le nozze di Figaro. La commedia era stata rappresentata a Versailles per il futuro zar di Russia Paolo I, ma era stata subito dopo proibita su ordine di Luigi XVI. La canzone fu poco dopo su tutte le labbra, e improvvisamente cominciò ad avere un successo clamoroso prima in Francia, diffondendosi poi in tutta Europa.  La storia racconta poi che all'enorme popolarità di Malbrough s'en va-t-en guerre contribuì anche un episodio avvenuto nel 1785, alla nascita dell'erede al trono di Francia, Luigi XVII (figlio di Luigi XVI e Maria Antonietta): una balia del Delfino, una contadina chiamata Geneviève e soprannominata “Madame Poitrine”, mentre cullava il neonato gli cantava la canzone, che piacque molto anche alla Regina.

Fatto sta che, dagli appartamenti reali di Versailles, la canzone passò nelle cucine e nelle stalle, divenendo immensamente popolare tra la gente comune.

Di città in città, e di paese in paese. Ad un certo punto, nonostante tutta l'Europa fosse impegnata a darsele di santa ragione nazione contro nazione e alleanza contro alleanza durante le guerre napoleoniche. Amici e nemici, ognuno nella sua lingua, ognuno nella sua versione. La prima versione inglese risale addirittura al 1782, ed è un fatto notevole visto che vi si ironizza su un invincibile (e invitto) condottiero britannico. Durante i suoi viaggi in Francia, Goethe dichiarò di avere cominciato a odiarla, perché la si sentiva ovunque, un autentico “tormentone”. Divenne popolarissima anche in Spagna a causa dell'influenza della dinastia borbonica sulla nobiltà iberica: con il titolo “ispanizzato” di Mambrú se fue a la guerra e con il testo scritto da tale Alberto Gómez Pastor, fu “catturata” anch'essa dai bambini che la cantavano mentre giocavano alla rayuela, vale a dire il “gioco del mondo”. Ed è una caratteristica che si ritrova un po' dovunque: l'antica canzone nata dalla satira su un condottiero diviene una canzone per i giochi dei bimbi . Dalla Spagna, la canzone si diffuse nell'America Latina.

Versione originale.


Marlbrough s'en va-t-en guerre ,mironton, mironton, mirontaine,

Marlbrough s'en va-t-en guerre,Ne sait quand reviendra.

Il reviendra-z-à Pâques, mironton, mironton, mirontaine,
Il reviendra-z-à Pâques, ou à la Trinité.

La Trinité se passe, mironton, mironton, mirontaine,
la Trinité se passe, Marlbrough ne revient pas.

Madame à sa tour monte, mironton, mironton, mirontaine,
Madame à sa tour monte si haut qu'elle peut monter.

Elle voit venir son page, mironton, mironton, mirontaine,elle voit venir son page, tout de noir habillé.

Beau page, mon beau page, mironton, mironton, mirontaine,
beau page, mon beau page, quelles nouvelles apportez?

Aux nouvelles que j'apporte, mironton, mironton, mirontaine,
aux nouvelles que j'apporte, vos beaux yeux vont pleurer!

Quittez vos habits roses, mironton, mironton, mirontaine,
quittez vos habits roses, et vos satins brodés!

Monsieur Marlbrough est mort. mironton, mironton, mirontaine,
Monsieur Marlbrough est mort. est mort et enterré.

Je l'ai vu porter en terre, mironton, mironton, mirontaine,
Je l'ai vu porter en terre, par quatre-z-officiers.

L'un portait sa cuirasse mironton, mironton, mirontaine,
l'un portait sa cuirasse l'autre son bouclier.

L'autre portait son grand sabre, mironton, mironton, mirontaine,
L'autre portait son grand sabre, et l'autre ne portait rien.

On planta sur sa tombe mironton, mironton, mirontaine,
on planta sur sa tombe un beau rosier fleuri.

La cérémonie faite, mironton, mironton, mirontaine,
la cérémonie faite chacun s'en fut coucher...
A l'entour de sa tombe, Romarins l'on planta.(Ter)
Sur la plus haute branche un rossignol chanta (Ter)
On vit voler son âme, Au travers des lauriers.(Ter)

Chacun mit ventre à terre, et puis se releva.(Ter)


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