domenica 22 marzo 2020

IL NASCONDINO



Ecco! Uno dei classici tra i classici: il nascondino, che dovrebbe essere giocato in un luogo ampio e ricco di potenziali nascondigli (non necessariamente all'aperto, preferibilmente dove non siano oggetti fragili o delicati, dove non ci si possa fare male e dove si possa correre senza ostacoli; il punto di partenza del gioco è detto "tana". Dalla "tana" prestabilita, un giocatore prescelto conta, senza vedere (chiudendo gli occhi o tenendo la testa contro un muro) fino ad arrivare ad un numero deciso precedentemente, in modo da dare tempo agli altri giocatori di allontanarsi e trovare un nascondiglio.  Finito di contare, chi ha contato apre gli occhi, grida "Via!"  comincia a cercare i giocatori . Ogni volta che che trova un giocatore nascosto deve correre fino alla "tana" e toccarla esclamando ad alta voce "tana per" (o "trovato"); in questo modo quel giocatore, che rimarrà "prigioniero" alla "tana". Il primo ad essere trovato dovrà contare nel turno successivo. Il cercatore del turno continua la sua ricerca degli altri concorrenti nascosti; se però un giocatore raggiunge la tana prima di essere visto e quindi trovato da chi ha contato, la tocca, dichiara ad alta voce "tana" (o "salvi me") ed è "libero". Il giocatore cercatore di turno dovrà quindi cercare gli avversari ma anche stare attento a presidiare anche la "tana", cercando di non allontanarsi troppo da essa, per evitare che qualcuno si autoliberi raggiungendola e toccandola. Se l'ultimo giocatore rimasto da trovare riesce a raggiungere e a toccare la "tana", potrà dichiarare "tana libera a tutti" o semplicemente "liberi tutti" (o "salvi tutti"), liberando così tutti i giocatori catturati precedentemente, e il giocatore che era alla ricerca in quel turno di gioco sarà obbligato di nuovo a contare e a cercare anche nel turno successivo.



Versione argentina.

 Il gioco consiste nell'appoggiarsi al muro ("pietra") ad occhi chiusi, contando fino a cento ad alta voce e chiudendo il conteggio dicendo: "...98, 99. 100 "Punto y coma, zapatilla de goma, el que no se escondió se embroma” (Punto e virgola, scarpa di gomma, colui che non si è nascosto, è rovinato). Allo stesso tempo, mentre uno conta, gli altri cercano un posto dove nascondersi. Poi, quando finisce di contare, chi ha contato comincia a cercare quelli nascosti. Qualsiasi giocatore nascosto può anticipare e correre verso la pietra e arrivare prima della persona che ha contato, e sbarazzarsi di se stesso (diciamo: "gioco" o "pietra") esonerandosi dall'obbligo di essere quello che conterà la prossima volta. Il primo ad essere scoperto da chi ha contato, al grido di "Piedra libre” (pietra libera) appoggiando la mano sulla muro per convalidare la scoperta, quella persona deve contare sulla ruota successiva, a meno che l'ultimo di tutti quelli nascosti, non riesca a liberare tutti al grido di: “Piedra libre para todos mis compas” (Pietra libera per tutti i compagni).

 Nel mondo:
  • El escondite o las escondidas nel mondo ispano.
  •  Hide-and-seek nei paesi anglofoni.
  • Cache-cache o jouer a la cachette (ricerca) in Francia.
  • Esconde-Esconde in Portogallo e Brasile.
  • Versteckspiel (rifugio) in Germania.
  • غميضة-ghamisa- (nascondiglio) nei paesi arabi.

A nascondersi! Cosa stai aspettando?




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