E cosa possiamo dire di quelle delle Vulcano, delle Red devil, le Svedezzi, le ragno bianco, le Americane o le Pagliaccio, quelle d'acciaio... Sì, avete già indovinato che mi riferisco al gioco delle biglie, cioè a quelle piccole sfere di vetro, alabastro, ceramica, argilla, vetro, metallo, acciaio, pietra, marmo, legno o porcellana.
Chi non si è a sporcato i pantaloni giocando per ore con gli amici alle biglie e tornando a casa la mamma lo ha ha rimproverato di brutto.
Questo gioco è universale, Ci sono molte varianti, l'essenza è quasi sempre la stessa: lanciare una o più biglie per cercare di avvicinarsi agli altri o all'Opi, cioè la buca che dà vita alla palla e che permette di uccidere e prendere in mano le biglie degli avversari.
Sebbene non si conosca la vera origine del gioco delle biglie, la sua origine sembra risalire all'Antico Egitto oppure alla Roma precristiana. Nella tomba di un bambino egiziano del 3000 a.C. circa, sono stati trovate queste numerose biglie. A Creta, i bambini giocavano con sfere fatte di materiali preziosi. Nell'antica Roma era un gioco per bambini la cui popolarità si protesse fino al Medioevo.
Altri materiali utilizzati nell'antichità sono stati i noccioli d'olive o di castagno. Fino all'inizio del XX secolo, alcuni erano ancora fatti di pietra.
In America si ritiene che l'usanza delle sfere si sia diffusa dall'Europa. Tuttavia, ci sono anche indicazioni che potrebbero essere state utilizzate nell'America precolombiana.
Biglie nel mondo:
- Bolitas per gli argentini.
- Canicas per gli spagnoli e per gran parte del mondo latino.
- Marbles per i gringos.
- كجة- Kacha per gli arabi.
- Berlinde per i portoghesi.
- Bola de Gude per i brasiliani.
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