lunedì 6 aprile 2020

BARRALLICU


Barralliccu
Su barrallicu è una sorta di trottola e viene usato per l'omonimo gioco tradizionale sardo: su pipiriponi.

Non si conoscono le origini esatte del gioco, ma è certo che si è diffuso nel Campidano, soprattutto in quello di Cagliari. È praticamente sconosciuto al centro e al nord della Sardegna.

Su barrallicu oggi viene prodotto da alcune falegnamerie artigiane, ma fino a poco tempo fa veniva costruito quasi esclusivamente a mano, spesso dagli stessi giocatori. I più abili riuscivano ad intagliare bene il legno e ad ottenere un oggetto elaborato, mentre gli altri se la cavavano anche con un cubo di legno nel cui centro piantavano un chiodo lungo che sporgeva da un lato e dall'altro. Gli stessi bambini erano in grado di prepararlo in questo modo.

Sostanzialmente su barrallicu è costituito da un cubo di legno di 2 cm circa per lato di ogni faccia nella quale va inserito un perno centrale, sempre di legno o di metallo che, da un lato, sporge dal cubo di 1 cm per formare la punta e, dall'altro, di circa 3 cm per facilitare la presa.

Su ogni faccia va inserita, dipinta o incisa, una lettera:
• la T che indica "totu", cioè "tutto",
• la M che indica "mesu" (o "mitadi"), cioè "metà",
• la N che significa "nudda", cioè "nulla",
• la P che sta per "poni", cioè "metti".



Si gioca con un minimo di due giocatori, ma più alto è il numero dei partecipanti e maggiore è il divertimento. Il gioco è molto semplice e possono parteciparvi anche i bambini piccoli dotati di una buona manualità.

Su barrallicu viene fatto ruotare con le dita (sfregando il pollice e l'indice sul perno centrale) su un tavolo o sul pavimento.

Ogni giocatore deve mettere sul piatto una noce (o ciò che si decide di puntare per il gioco e che poi costituirà la posta). Dopo di che ciascuno, a turno, fa ruotare su barralliccu che alla fine cadrà su una delle quattro facce di cui è composto e presenterà una lettera.

Il giocatore che col suo lancio ottiene la T prende tutto quello che si trova sul piatto. Gli altri devono quindi rimettere ciascuno una noce sul piatto.

Se la lettera è la P il giocatore deve mettere una nuova noce sul piatto (raddoppia la posta).

Il giocatore che col suo lancio ottiene la lettera M ha il diritto di prendere dal piatto la metà di quello che vi si trova in quel momento.
Se la lettera ottenuta è la N il giocatore non perde e non vince nulla. Quando il piatto è vuoto ogni giocatore deve rimettere la noce, altrimenti il gioco termina.

Nel mondo:

Perinola in Spagna e Latinoamerica
Teetotum per gli anglosassoni
Toton per i francesi.
Nimmgib per i tedeschi.




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