Ecco il gioco che non poteva mancare durante la pausa in
scuola elementare: la campana, gioco che
non conosce confini e ha conquistato più di una generazione di bambini.
Il gioco della campana ha origini antichissime risalenti
all’Antica Roma, quando veniva praticato con il nome di gioco del clàudus, cioè
dello zoppo, con evidente riferimento alla regola di saltellare da una casella all’altra
su un solo piede. Infatti uno dei disegni più remoti di questo gioco si trova
sulla pavimentazione del Foro Romano, nella capitale. Il merito della sua
diffusione va sempre all’Impero Romano che costruì delle strade pavimentate per
collegare i paesi asiatici con quelli europei. Furono proprio queste vie dalla
superficie molto liscia ad ispirare il disegno della campana. Si racconta anche
che furono gli stessi soldati romani a far conoscere il gioco ai bambini dei
paesi che si trovavano sotto il dominio dell’Impero.
Il gioco è conosciuto anche come mondo, settimana, scala o
pampino e se si passa alla versione da tavoliere si trasforma nel gioco dei
bottoni. Innumerevoli sono le varianti di questo gioco, conosciuto in tutto il
mondo.
Ora manca la descrizione di alcune semplici regole e siamo
pronti per giocare!!!
Prima di iniziare, oltre a disegnare la campana, ogni
giocatore deve procurarsi una pietra. L’importante è che sia piatta e possa
stare ferma all’interno dello schema che deve essere disegnato su un terreno
non in pendenza.
Per decidere chi sarà il primo ad iniziare il gioco, si fa
la conta. Il giocatore che inizia lancia nella prima casella il proprio
contrassegno. Il contrassegno deve atterrare all”interno dello scomparto senza
toccare nessuna linea o rimbalzarne fuori.
Le caselle possono essere toccate solo con un piede, ma i
blocchi di due caselle affiancate consentono di appoggiare contemporaneamente
entrambi i piedi, permettendo eventualmente di recuperare l”equilibrio. Raggiunto
lo scomparto finale (la base, o il cielo), il giocatore può fermarsi per poi
voltarsi, effettuando mezzo giro, e rifare il percorso a ritroso, sempre
rispettando la regola del singolo appoggio o del doppio appoggio dei piedi a
seconda che si tratti di una casella singola o di due caselle affiancate.
Giunto in corrispondenza del riquadro che contiene il proprio contrassegno, il
giocatore lo deve raccogliere senza perdere l’equilibrio e completare il
percorso tornando al punto di partenza. Se nel percorrere il tracciato il
giocatore pesta una linea, non visita la casella dovuta o perde l’equilibrio,
il turno passa al giocatore successivo. Quando sarà nuovamente il suo turno, il
primo partecipante riprenderà il gioco dal punto in cui si era interrotto. Dopo
aver completato con successo il percorso di andata e ritorno, il giocatore
lancia la sua pietra nella casella numero due e così via. Vince chi per primo
visita con il proprio contrassegno tutte le caselle, completando ogni volta il
percorso.
Campana in tutto il mondo:
- Rayuela nella maggior parte dei paesi dell'America Latina
- Spagna a seconda della regione il gioco prende nomi diversi. Rayuela
- Paradiso e inferno (Himmel und Hölle) in Germania
- Dama in Bulgaria
- Hopscotch negli Stati Uniti
- Class (in ebraico: קלאס) in Israele
- Il gioco del mondo - campana in Italia
- Marelle o pallet in Francia
- Sotron in Romania
- Klassiki (in russo: классики) in Russia
- Tiàofángzi (跳房子, lit. jump house) in Cina
- Ekaria Dukaria in India.
Nessun commento:
Posta un commento