domenica 22 marzo 2020

LA CAMPANA-IL GIOCO DEL MONDO

Ecco il gioco che non poteva mancare durante la pausa in scuola elementare: la campana, gioco che  non conosce confini e ha conquistato più di una generazione di bambini.

Il gioco della campana ha origini antichissime risalenti all’Antica Roma, quando veniva praticato con il nome di gioco del clàudus, cioè dello zoppo, con evidente riferimento alla regola di saltellare da una casella all’altra su un solo piede. Infatti uno dei disegni più remoti di questo gioco si trova sulla pavimentazione del Foro Romano, nella capitale. Il merito della sua diffusione va sempre all’Impero Romano che costruì delle strade pavimentate per collegare i paesi asiatici con quelli europei. Furono proprio queste vie dalla superficie molto liscia ad ispirare il disegno della campana. Si racconta anche che furono gli stessi soldati romani a far conoscere il gioco ai bambini dei paesi che si trovavano sotto il dominio dell’Impero.

Il gioco è conosciuto anche come mondo, settimana, scala o pampino e se si passa alla versione da tavoliere si trasforma nel gioco dei bottoni. Innumerevoli sono le varianti di questo gioco, conosciuto in tutto il mondo.

Ora manca la descrizione di alcune semplici regole e siamo pronti per giocare!!!

Prima di iniziare, oltre a disegnare la campana, ogni giocatore deve procurarsi una pietra. L’importante è che sia piatta e possa stare ferma all’interno dello schema che deve essere disegnato su un terreno non in pendenza.

Per decidere chi sarà il primo ad iniziare il gioco, si fa la conta. Il giocatore che inizia lancia nella prima casella il proprio contrassegno. Il contrassegno deve atterrare all”interno dello scomparto senza toccare nessuna linea o rimbalzarne fuori.

Le caselle possono essere toccate solo con un piede, ma i blocchi di due caselle affiancate consentono di appoggiare contemporaneamente entrambi i piedi, permettendo eventualmente di recuperare l”equilibrio. Raggiunto lo scomparto finale (la base, o il cielo), il giocatore può fermarsi per poi voltarsi, effettuando mezzo giro, e rifare il percorso a ritroso, sempre rispettando la regola del singolo appoggio o del doppio appoggio dei piedi a seconda che si tratti di una casella singola o di due caselle affiancate. Giunto in corrispondenza del riquadro che contiene il proprio contrassegno, il giocatore lo deve raccogliere senza perdere l’equilibrio e completare il percorso tornando al punto di partenza. Se nel percorrere il tracciato il giocatore pesta una linea, non visita la casella dovuta o perde l’equilibrio, il turno passa al giocatore successivo. Quando sarà nuovamente il suo turno, il primo partecipante riprenderà il gioco dal punto in cui si era interrotto. Dopo aver completato con successo il percorso di andata e ritorno, il giocatore lancia la sua pietra nella casella numero due e così via. Vince chi per primo visita con il proprio contrassegno tutte le caselle, completando ogni volta il percorso.



Campana in tutto il mondo:

  •  Amarelinha in Brasile
  • Rayuela nella maggior parte dei paesi dell'America Latina
  • Spagna a seconda della regione il gioco prende nomi diversi. Rayuela
  • Paradiso e inferno (Himmel und Hölle) in Germania
  • Dama in Bulgaria
  • Hopscotch negli Stati Uniti
  •  Class (in ebraico: קלאס) in Israele
  • Il gioco del mondo - campana in Italia
  •  Marelle o pallet in Francia
  • Sotron in Romania
  • Klassiki (in russo: классики) in Russia
  •  Tiàofángzi (跳房子, lit. jump house) in Cina
  •   Kenken no pa (けんけんのぱ) in Giappone
  •  Ekaria Dukaria in India.


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